Piazza Duomo, il salotto barocco della nostra città, è stato ieri pomeriggio teatro di una febbrile attesa per l’assessore alla Sanità Borsellino. Erano tutti lì, i grandi della sanità catanese e siciliana, le autorità politiche ed universitarie ed i tanti che successivamente hanno gremito la sala conferenze di Palazzo dei Chierici. Passeggiando tra la folla era infatti possibile vedere il deputato nazionale Giuseppe Berretta, il sindaco Enzo Bianco, il neo assessore Angelo Villari, il Preside della Scuola di Medicina Professor Francesco Basile, il Presidente ed il Vicepresidente dell’Ordine dei Medici, Professor Massimo Buscema e Professor Antonio Biondi, l’Onorevole Concetta Raia ed il Presidente della Commissione Sanità dell’Ars Giuseppe Digiacomo.
L’argomento al centro del dibattito, le novità previste dalla nuova rete ospedaliera siciliana, è riuscito a coagulare le autorità nazionali e locali che partecipano alla “salute” ed alla organizzazione degli ospedali siciliani. La rete, lo ricordiamo, è un atto amministrativo ordinario che, a cadenza temporale, prevede cambiamenti nella fisionomia delle strutture ospedaliere. Si parla dunque di trasformazioni, tagli, rimodulazioni ed incorporamenti delle strutture che prenderanno forma prima del 2016.
Ma non solo. La presenza dell’ospite d’onore della giornata, l’assessore alla Sanità regionale Lucia Borsellino, ha reso infatti impossibile non parlare dell’argomento caldo che in questi mesi è al centro delle cronache cittadine, ovvero l’”affair nomine” dei dirigenti sanitari del Policlinico e del Cannizzaro.
Come abbiamo già scritto in un nostro precedente articolo, queste sono le principali novità per Catania. All’Asp scompariranno 57 posti letto per acuti che però saranno riconvertiti in lungodegenza, 15 posti per acuti salteranno al Cannizzaro e 27 al Garibaldi di Catania. Per quanto riguarda le chiusure dei reparti la nuova rete di fatto fotografa la situazione esistente con degli aggiustamenti. Ci saranno infatti dei tagli ma molti di questi sono già stati eseguiti; ad esempio, le Chirurgie del Policlinico erano 5, una è stata già chiusa e diventeranno 3 con il presente progetto. O ancora, la Chirurgia di Giarre, che non compare più nel piano, è già chiusa da 4 anni.
” Ma non solo – continua Basile – non dobbiamo dimenticare il problema dei medici precari che si trovano così da tanti anni e pare assurdo che ancora non vengano stabilizzati. Sono molto lieto che l’assessore abbia affermato che nella rimodulazione delle dotazioni organiche sarà possibile fare delle modifiche qualitative. Queste infatti sono la giusta premessa per stabilizzare questi medici che tanto hanno speso per l’azienda Policlinico”.
Anche il Professor Massimo Buscema sottolinea il problema del precariato : “In questa giornata importante sento l’esigenza di porre l’attenzione sul problema del personale medico ed infermieristico assunto in forma precaria. E’ una situazione onestamente insopportabile che richiede la massima attenzione di tutti e che spero si risolva al più presto per permettere ai colleghi di lavorare nella tranquillità che meritano.”
“Vorrei sottolineare inoltre l’importanza della meritocrazia – continua Buscema- non solo nel settore della medicina ma come perno culturale intorno al quale far ruotare tutti i settori della nostra società. Un elemento importantissimo per il funzionamento di nostri ospedali credo sia infine la programmazione, un meccanismo attraverso il quale si garantisce sicurezza ai lavoratori ed all’utenza. A tal fine è però fondamentale che si risolva la questione della dirigenza, senza la quale parlare di programmazione è praticamente impossibile“.
L’Onorevole Concetta Raia ricorda a tutti il tema dell’integrazione socio- sanitaria : “ Il ministero dice che bisogna togliere posti letto e chiudere ospedali, per fortuna non prima del 2017. Non c’è dubbio però che la sanità del futuro debba essere integrata con il socio-sanitario, quindi con il territorio ricordando che non tutto è ospedale ma è importante anche la sanità ed i servizi annessi. Questo è quello che vogliamo ed è l’impegno degli assessori Borsellino e Caruso. Ci sarù una diminuzione delle strutture complesse e tagli dei posti letto, ma noi abbiamo il tempo entro il 2017 per rimodulare la nostra sanità, e siccome Catania è una realtà molto importante non possiamo certo rimanere indietro”.
Mattia S. Gangi