La contraffazione può generare rischi di morte, di inefficacia e di farmaco-resistenza. Lo stabilisce un rapporto pubblicato da Lancet.
I farmaci contraffatti e quelli di bassa qualità ostacolano tutti gli sforzi volti a contrastare le malattie, indeboliscono la fiducia nei confronti dei Sistemi Sanitari Pubblici e sollevano dubbi e quesiti sulla gestione delle risorse. Lo stabilisce un rapporto pubblicato da Lancet. La proliferazione di farmaci che non funzionano correttamente, quelli sub-standard e di origini non identificabili, creano una “spirale di sfiducia” non solo nel le Istituzioni, ma anche nelle forze dell’ordine e nella Sanità in generale.
Queste categorie di farmaci possono essere associati a 3 tipi di rischi. In primo luogo possono contenere sostanze pericolose: basti pensare agli 84 bambini nigeriani deceduti a seguito dell’assunzione di uno sciroppo per la dentizione, nel settembre 2008. Possono poi essere inefficaci, causando la progressione della patologia e portare a morte prematura. Infine possono favorire il fenomeno della farmaco-resistenza agli antibiotici. Un dato, più di tutti, fa riflettere: i farmaci di bassa qualità contro la malaria – che ancora oggi uccide circa 600.000 persone l’anno – rappresentano la principale minaccia alla lotta contro questa malattia, aumentando i decessi ed il rischio di farmaco-resistenza.