Secondo i dati riportati dalla letteratura scientifica internazionale, molti giovani non sono sufficientemente consapevoli del rischio di incorrere in una gravidanza indesiderata o in malattie sessualmente trasmissibili in caso di rapporti non protetti. Spesso sono scarsamente conosciute anche le modalità di protezione da tali rischi, e i riscontri sono analoghi anche presso la popolazione universitaria. Molte studentesse, infatti, fanno ricorso alla “pillola del giorno dopo” o all’IVG. Ciò indica che, nonostante la possibilità di reperire informazioni adeguate sulla contraccezione, questa non viene utilizzata efficacemente. Gli studenti universitari godono del privilegio di prolungare il percorso di studi oltre la maggiore età. Per questo motivo anche la formazione in materia di sessualità e contraccezione deve essere proseguita, non dando nulla per scontato, dato che i corsi di educazione sessuale durante la scuola dell’obbligo sono spesso carenti. L’importanza di dare una formazione adeguata agli studenti universitari, soprattutto ai medici, risiede inoltre nella possibilità che questi costituiscano un punto di riferimento per i coetanei che hanno dubbi sulla contraccezione, per evitare la circolazione di informazioni sbagliate e, anzi, favorire l’ “immissione” di nozioni che favoriscano comportamenti più corretti e preventivi.
L’evento è promosso da: Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catania, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Catania, Collegio delle Ostetriche della Provincia di Catania, Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico-Vittorio Emanuele” di Catania ed associazione Axada.