Folla di autorità e cittadini per la presentazione alla Città di “Fabbrica”,una fondazione animata da professionisti, imprenditori, politici, persone di tutte le estrazioni e provenienze, decise ad opporre la propria “buona volontà” al degrado ed alla rassegnazione.
Che ci sia tanta gente, ma davvero tanta, in cerca di occasioni, opportunità, strumenti per liberarsi da quella apatia tipica dei momenti di crisi e smarrimento ne abbiamo avuto conferma questo sabato mattina.
Centinaia di persone hanno invaso la via Indaco di Catania, in zona Ciminiere, per accedere alla splendida struttura recentemente recuperata dall’arch. Sebi Costanzo, il Sal, divenuta in brevissimo tempo punto di riferimento di una serie di iniziative imprenditoriali e culturali.La location è stata scelta non a caso dai promotori dell’iniziativa, come esempio della possibilità di realizzare opere belle ed utili anche partendo dai luoghi più degradati di questa incredibile Catania. Ed è proprio il dichiarato amore per questa città che ha unito persone decisamente diverse tra loro in una iniziativa dagli esiti imprevedibili.
Sono, rigorosamente in ordine alfabetico, Giuseppe Caudo, Antonio Fiumefreddo, Marco Forzese, Franco Luca e Adolfo Messina (qui gli interventi di Beppe Lumia e Giuseppe Caudo)
A presentare la nuova fondazione, moderati dal giornalista Salvo Fallica, è stato per primo Antonio Fiumefreddo che ne ha tracciato le linee guida: divenire “punto di riferimento per tutti quanti abbiano voglia di impegnarsi per il superamento di un modo di intendere i propri rispettivi ruoli che ha tenuto ai margini le persone per bene e consegnato l’intero sistema a delinquenti ed affaristi.”
C’è un’intera regione fatta di tante persone capaci, in grado di rispondere alle esigenze di una società che ha bisogno di concretezza e serietà: “è il momento di metterci la faccia, di costituire una vera e propria lobby, alla luce del sole, in grado di costringere chi ha responsabilità politiche ad operare nell’interesse della gente, unendo professionisti, imprenditori, studenti, lavoratori, mamme e figli in una alleanza contro quanti vorrebbero continuare a speculare in maniera indegna del denaro pubblico”.
E l’avvocato Fiumefreddo approfitta dell’occasione per lanciare un appello di stingente attualità: Lucia Borsellino non deve dimettersi, il percorso di risanamento delle istituzioni siciliane non può perdere un suo simbolo così importante e non si deve soccombere alla violenza di chi ha interesse ad interrompere con ogni mezzo quanto sinora fatto.”
Lo smantellamento di un sistema incancrenito da mafia e corruzione comporta certamente costi gravosi che spesso vengono confusi con fallimenti, ma è necessario superare con determinazione i momenti difficili perché sono proprio uesti che indicano che vola strada è quella giusta e basta guardare da dove provengono le accuse per comprenderne la volgare strumentalizzazione.Adolfo Messina ha ricordato la genesi di questa iniziativa simile ad un sogno che si avvera mentre Giuseppe Caudo è partito dalle parole di Papa Francesco per ricordare che le vittime di corruzione e malapolitica sono tutte le persone deboli e che la politica ha oggi più che mai il dovere di dare risposte concrete.
Marco Forzese ha salutato i tanti amici che da oltre vent’anni lo seguono in un percorso che oggi vive una svolta significativa e lo impegna a dare il proprio contributo ad un’operazione verità, per smascherare quanti utilizzano la politica per fare affari e occupare potere e chi invece può andare a testa alta per le scelte fatte.In sala numerose autorità, dal deputato nazionale Giuseppe Berretta al presidente della Scuola di Medicina Francesco Basile e il preside della facoltà di Economia della Link Campus University Vito Branca, i deputati regionali Nicola D’Agostino, Nino D’Asero, Dino Fiorenza, Lino Leanza, Concetta Raia.E ancora il vice sindaco di Catania Marco Consoli, gli assessori Girlando e Bosco, il presidente della SAC Bonura e l’amministratore delegato Mancini, la presidente di Asec Trade Francesca Garigliano.
A concludere i lavori il senatore Giuseppe Lumia che ha sottolineato l’importanza di un’iniziativa che può contribuire a colmare quel vuoto di capacità progettuale che è il vero handicap della società siciliana e condanna un intero popolo alla marginalità.Dopo gli interventi di alcuni imprenditori che hanno mostrato la possibilità di avere successo anche in una terra così difficile, il saluto del sindaco di Catania Enzo Bianco.