La giornata interamente dedicata alla sanità regionale e fitta di prestigiosi interventi si terrà, lunedì 26 Gennaio, presso l’hotel Nettuno di Catania. Tre saranno le sessioni dei lavori e ognuna prevederà quattro relazioni tecniche alle quali seguiranno scambi di opinioni tra gli addetti ai lavori.
Molti i Decision makers che si confronteranno e interverranno tra cui: Direttori Generali, Amministrativi e Sanitari delle Aziende ospedaliere e territoriali, Professori di chirurgia delle tre Università Siciliane, Primari e Dirigenti medici ospedalieri, Dirigenti medici ed amministrativi dell’Ospedalità privata, Direttori delle farmacie ospedaliere regionali, Provveditori economi, Funzionari e Dirigenti dell’assessorato regionale alla sanità.
“Il convegno – afferma Francesco Basile – nasce da una considerazione che abbiamo fatto in ambito chirurgico. Tutti sentono l’esigenza di cure più appropriate, tecnologie più moderne e, al contempo, ci viene chiesto di risparmiare, di ridurre i costi. Entrambe le richieste sono legittime ma difficili da attuare in contemporanea. Noi però vogliamo dire, con questo convegno, che dare migliori prestazioni è possibile”.
“Con l’assessore Borsellino, che ha subito accolto con entusiasmo l’idea, abbiamo creato 3 sessioni diverse; si parlerà di chirurgia del colon/retto, di chirurgia dell’obesità, ma anche di organizzazione dei processi sanitari. Parleremo dell’applicazione della nuova rete ospedaliera in chirurgia, di come saranno riorganizzate le Unità Operative Complesse”.
“Parleremo di Ricerca in Sanità – continua il Professore Basile -perché tutto ciò che noi facciamo oggi dev’essere volano per nuovi sviluppi. Quindi si discuterà di opportunità di finanziamento della Ricerca, ma anche di organizzazione efficiente di ogni reparto di Chirurgia.”
“Oggi dobbiamo selezionare le tecnologie adatte alle cure migliori, la Regione deve venirci incontro sull’efficienza organizzativa però. Noi cerchiamo un interlocutore con il quale stringere un rapporto più stretto, ad esempio, sulla valorizzazione della prestazione medica (vi sono interventi che vengono pagati più dei costi che vengono sostenuti, e viceversa). A Catania – conclude Basile -tra l’altro, non abbiamo mobilità passiva di pazienti, anzi ne attraiamo dalle altre province e dalla Calabria. Vogliamo quindi essere supportati dalla Regione”.
Il congresso, come ha ricordato infine il Professor Antonio Biondi, responsabile scientifico, rappresenta una vera e propria novità proprio per l’essere riusciti ad unire tutti gli attori che operano nella Sanità e non soltanto il personale medico, come solitamente accade in queste occasioni.
Mattia S. Gangi