Giampiero Malagnino è nato a San Marzano (Taranto) il 28 agosto 1953.
Si è laureato in medicina a Perugia nel 1978 e specializzato in odontostomatologia alla Sapienza nel 1981.
Fin dal primo anno di specializzazione si è dedicato esclusivamente all’endodonzia.
Nel 1980 conobbe Francesco Riitano, Sempre nel 1980 iniziò un profondo rapporto con Jean Marie Laurichesse, allievo di Marmasse. Lavorò con il prof. Laurichesse per molti anni in particolare sulla strumentazione e irrigazione canalare ed ebbe l’incarico di insegnamento sulla strumentazione endodontica presso la scuola di specializzazione in endodonzia di Parigi 7. Nel 1982, sotto la direzione del prof. Guido Grippaudo, è stato il fondatore e responsabile del primo reparto italiano di Endodonzia presso la Clinica Odontoiatrica della Sapienza.
Socio attivo della Società Italiana di Endodonzia dal 1983.
Partecipò come relatore a due congressi dell’American Association of Endodontics, di cui active member dal 1983, a molti congressi della Société Francaise d’Endodontie, di cui è socio onorario e dell’Association dentaire francaise
Nel 1983 entrò nel direttivo di AMDI Roma, con la presidenza di Martignoni
Nel 1986 il prof Martignoni lo chiamò alla direzione del reparto di endodonzia di Tor Vergata
Le sue ricerche gli fecero ottenere nel 1987 uno speciale riconoscimento del ministero della sanità francese. In quegli anni si recò negli stati uniti, prima a Boston, dove frequentò i corsi di Herbert Schilder
Nel 1989 fu eletto segretario Nazionale dell’AMDI
Nel 1992 si candidò, e fu eletto, alla presidenza dell’AMDI: temi centrali della sua campagna elettorale fu l’abolizione della M di medico per consentire l’iscrizione dei laureati in odontoiatria all’associazione e la trasformazione dell’associazione, la cui attività era stata soprattutto culturale, in vero e proprio “sindacato” di categoria.
In una storica assemblea del 1993, l’Associazione Medici Dentisti Italiani diventò Associazione Nazionale Dentisti Italiani, consentendo l’iscrizione dei laureati in odontoiatria e il rilancio dell’associazione che tenne nel 1994 il suo primo “congresso politico” in cui per la prima volta si parlò di Rete dei dentisti liberi professionisti” che, su tutto il territorio nazionale, potevano offrire prestazioni odontoiatriche non garantite dal SSN.
Fondatore del CIC, l’associazione delle società scientifiche odontoiatriche, di cui fu vicepresidente con la presidenza di Massimo De Sanctis
Dal 1997 al 2000 fece parte della CAO nazionale e del comitato centrale della FNOMCEO con la presidenza, rispettivamente, di Pippo Renzo e di Pagni. Partecipò alla riscrittura dello Statuto dell’Enpam, nel quale venne riconosciuto per la prima volta il ruolo della libera professione, rappresentata soprattutto dai dentisti, con la creazione della consulta della quota B, che doveva nominare un membro del CDA (il primo fu il compianto Ignazio Basile, storico responsabile ANDI dei rapporti con ENPAM, nominato tale sotto la presidenza di Malagnino) e di un vice presidente eletto tra gli iscritti alla quota B.
Dal 2000 è vicepresidente per la libera professione dell’Enpam.
Come tale, oltre ad aver attivamente collaborato per il buon andamento della Fondazione, ha portato i contributi dello 0,5% oltre il tetto alla solidarietà per i contribuenti alla quota B, mentre prima erano dedicati a tutti gli iscritti e favorito i riscatti dei laureati in odontoiatria (portando da 10 a 5 anni il periodo lavorativo minimo sul quale calcolare il reddito) considerando che questi colleghi avevano ottenuto con estremo ritardo, l’iscrizione all’enpam.
Come vicepresidente ha lavorato in particolare su: