Promuovere la salute fin dalle prime fasi della vita nella consapevolezza che si può ambire ad avere future generazioni di adulti e di anziani più sani, più attivi e meglio inseriti in una società sempre più longeva. Che si può “creare salute da zero a cento anni”.
Questo lo scopo della neonata Fondazione Italiana per il Bambino (FIB), presentata a Roma, che in un messaggio ha ricevuto il plauso del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la quale ha confermato la sua attenzione al mondo dell’infanzia “perchè il nostro Paese deve scommettere sui ragazzi per investire sul futuro”.
“Abbiamo raggiunto aspettative di vita che sono tra le migliori al mondo – ha spiegato Alberto Ugazio, Direttore del Dipartimento di Medicina Pediatrica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e componente del Cda della FIB -, ma, con l’aumento della vita media aumenta anche l’incidenza di malattie come quelle cardiovascolari, polmonari, tumorali e tante altre ancora. Patologie che rendono precaria la qualità di vita dell’anziano, aumentano sempre più la spesa sanitaria e impediscono di condurre una vita attiva e serena nella terza età. Oggi – prosegue Ugazio – sappiamo bene dai più recenti progressi della medicina che, in larga misura, salute e malattia dell’adulto e dell’anziano originano durante la gravidanza ed i primissimi anni di vita. La salute di domani dipende quindi dalle scelte che facciamo oggi”.
La scienza dice che nei primi mille giorni di vita, dal concepimento fino ai 2 anni d’età, si gioca il futuro di salute dell’essere umano. L’allattamento al seno e una dieta equilibrata sono due pilastri fondamentali nello sviluppo psico-fisico del bambino.
Anche la lotta all’obesità è una delle grandi sfide che ci attendono per avere una società più sana e meno soggetta al rischio di malattie legate all’eccesso ponderale come diabete, ipertensione e le altre patologie correlate. Allo stesso modo, promuovere una sana attività fisica, lontana sia dalla sedentarietà sia dagli eccessi agonistici, è fondamentale per un corretto funzionamento dell’organismo già dai primi anni di vita.
La salute del bambino si tutela anche attraverso una cultura delle vaccinazioni troppo spesso assente o sempre più minacciata da una disinformazione organizzata. Si assiste a un calo preoccupante di alcune importanti vaccinazioni come evidenziato recentemente anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha bacchettato l’Italia e l’Europa perché in ritardo sulla tabella di marcia stabilita per eliminare morbillo e rosolia. In alcune scelte di salute un ruolo fondamentale lo svolgono i pediatri.
“I dati di una recente ricerca condotta in occasione della Giornata mondiale contro la meningite – ha dichiaratoCarla Collicelli, Vicedirettore del Censis – evidenziano che il pediatra è la principale fonte di informazione delle famiglie in questo campo. Ed è al medico che cura i propri figli che i genitori affidano i loro dubbi e le loro speranze per la guarigione dei loro bambini”.
Il pediatra è sempre più un’antenna sociale dei bisogni di salute psicofisica del bambino e dell’adolescente in una società che muta continuamente. “L’advocacy della Pediatria – ha aggiunto Giovanni Corsello, Presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP) e componente del Cda della FIB – si esprime nella tutela della salute del bambino, attraverso la diagnosi, la cura e la prevenzione delle malattie. Ma anche promuovendo il suo benessere fisico-psichico e relazionale, e i suoi diritti nella società. Il pediatra del terzo millennio è chiamato a passare dalla cura alla ‘care’, cioè al prendersi cura del bambino e della sua famiglia”.
Occorre quindi investire a tutto tondo per la salute del bambino che sarà l’adulto di domani. Ma per raggiungere tale scopo è indispensabile un impegno globale che coinvolga a tutti i livelli le istituzioni, il mondo della ricerca, i media, gli opinion leader e gli stakeholder delle Professioni e dell’Industria. Perché se è vero che la Salute è un bene di tutti, ognuno deve contribuire a favorire le condizioni che rendono effettivo questo diritto tutelato dalla nostra Costituzione.
In occasione della presentazione della FIB Walter Ricciardi, Direttore Osservasalute e Commissario ISS, ha tenuto la Lettura Tra denatalità e invecchiamento della popolazione: una sfida sostenibile per il nostro Ssn? “La prevenzione – dichiara Ricciardi – è la vera chiave di volta per la sostenibilità del SSN. Investire in prevenzione significa investire in salute e creare le condizioni favorevoli per una popolazione più sana e longeva. Spendiamo ancora troppo poco in prevenzione e occorrono sempre più campagne mirate contro i non corretti stili di vita. I problemi di stile di vita, di abitudini comportamentali come quelle alimentari, di urbanistica e di ambiente, vanno affrontati e risolti oggi se si vuole creare salute da 0 a 100 anni”.
Anche la Fondazione Italiana per il Bambino è pronta a fare la sua parte e ha indicato in dieci mosse lo stile di vita da seguire per la donna in gravidanza e da neomamma: