Nel 2050 la Terra avrà molto probabilmente 9 miliardi di abitanti. L’Expo di Milano si interroga proprio su come riuscire a sfamare in modo sostenibile una popolazione così vasta. In base alle stime degli esperti, di quei 9 miliardi 90 milioni saranno celiaci. Ma l’intolleranza permanente al glutine è ancora largamente sottodiagnosticata: si calcola che ne soffra una persona su 100 però molti ce l’hanno e non lo sanno. Le donne ne soffrono il doppio degli uomini. In Italia quelle che sanno di essere celiache sono appena 115.000, ma si calcola che ve ne siano oltre 280.000 celiache ignare che sono esposte alle complicanze della patologia come osteoporosio menopausa precoce, anemia, problemi di fertilità.
Proprio per informare sui sintomi e aiutare le persone a riconoscerli per iniziare la giusta dieta, domani ha inizio una settimama dedicata all’informazione su un disturbo di cui si parla tanto ma che forse si conosce ancora poco. Si comincia il 16 maggio, Giornata Mondiale della Celiachia e si prosegue fino a venerdì 22 con eventi e appuntamenti di diverso tipo. Prima di tutto si può consultare il sito creato per l’iniziativa, per ottenere informazioni sulla patologia, tramite testi e video da condividere e vario materiale da scaricare per saperne di più sui sintomi, gli esami da fare e la dieta da seguire. Sempre sul sito si potranno consultare le attività che l’Associaizone Italiana Celiachia ha organizzato in collborazione, con aziende, catene di supermercati, ristoranti, enti locali, grazie alla sua rete di Associazioni regionali, sul territorio italiano nel corso della settimana. Si va dalle degustazioni ai corsi di cucina, dagli sconti sui prodotti agli incontri con i nutrizionisti ai dibattiti scientifici.
Ormai l’informazione, completa e corretta, su che cosa sia esattamente la celiachia non manca, e sia il sito della settimana della celiachia sia il sito dell’AIC costituiscono ottime fonti di informazione e approfondimento. Una sezione particolarmente interessante del sito dedicato all’evento è quella che spiega che cosa la celiachia non è. Qualche esempio? Non è un’allergia al frumento (che dipende da meccanismi diversi, è innescata in modo differente e ha conseguenze molto diverse), non è la gluten sensitivity, sulla quale la scienza sta ancora studiando per capirne le cause, non è l’occasione per una dieta dimagrante, in quanto chi non è celiaco non ha motivo per privarsi del glutine, ma anche perché la dieta gluten-free non fa dimagrire.
Soprattutto, da celiaca, trovo utile la considerazione che la celiachia non è un disturbo per il quale si può fare una diagnosi fai-da-te. In presenza di sintomi sospetti, la mossa vincente non consiste nell’eliminare il glutine dalla dieta, bensì nel farsi controllare. Anche perché la celiachia è un disturbo dal quale non si guarisce: meglio essere sicuri di averla davvero prima di dire addio per sempre al glutine.