E’ una giornata importante per la chirurgia siciliana, ma più in generale per la sanità pubblica della nostra regione. Per la prima volta tutti i protagonisti che ruotano intorno al mondo della sanità hanno partecipato ad un tavolo comune con l’intento di trovare soluzioni economiche, organizzative e politiche ai vari problemi che oggi investono il settore della chirurgia.
L’organizzatore dell’evento, il Professore Francesco Basile, Presidente della Scuola di Medicina e Direttore della Clinica Chirurgica di Catania, ha spiegato alla folta platea dei partecipanti l’idea che egli condivide con l’assessore Lucia Borsellino, ovvero quella di ripensare alcune procedure organizzative in modo da garantire eccellenza a costi ridotti :
“Oggi colloquieremo con l’assessorato e le dirigenze dei reparti ospedalieri per trovare soluzioni ai problemi che presenta la chirurgia catanese – ha dichiarato Francesco Basile – E’ vero, sono tanti e diversi, ma quello che riteniamo improntate è fornire al paziente le cure appropriate, con le migliori tecnologie, le attrezzature di qualità ma anche con un occhio particolare ad evitare gli sprechi. Questo è l’obiettivo caro sia alla nostra dirigenza che all’assessorato. Io credo che da questo convegno potranno scaturire delle proposte concrete, credo che qualcosa si possa fare. Si tratta di piccole procedure in più da seguire, che garantiscono una migliore organizzazione, ma che nel lungo periodo portano a miglioramenti nell’erogazione del servizio”.
“Se riusciamo ad acquistare solo quello che serve – conclude il Professore Basile -attraverso nuove metodologie di gestione della sala operatoria, per le quali abbiamo voluto qui con noi un ingegnere di Parma, riusciremo in questo intento. Una delle soluzioni possibili, ad esempio, è l’uso sempre più massiccio delle nuove tecnologie di informatizzazione delle sale operatorie”
Ma qual’è la vera novità che il congresso di ieri rappresenta per lo scenario catanese? A questa domanda risponde il responsabile scientifico dell’evento, il Professore Antonio Biondi, anch’egli chirurgo e Vice Presidente dell’Ordine dei Medici di Catania : ” Siamo molto felici perché questo incontro rappresenta un successo. La novità è quella di essere riusciti a mettere insieme tutti gli attori che ruotano intorno alla sanità. Non solo i clinici, ma anche tutti gli amministrativi e tutti i dirigenti dell’assessorato alla salute. Questo è un evento unico in Sicilia e credo che da questa giornata verranno fuori delle grandi idee, delle proposte che potranno risolvere alcuni dei problemi che riguardano la sanità e la chirurgia in particolare”.
Il tema della valutazione della prestazione sanitaria, non solo in chirurgia, attraverso un ripensamento delle procedure è centrale nel discorso dell’assessore Lucia Borsellino, la quale ha sottolineato l’importanza della sanità che da “costo” deve diventare “investimento” :
“Il tema di oggi – dichiara l’Assessore Borsellino – approfondisce l’ambito della chirurgia ma non può non essere riferito ad altre discipline, per le quali la misurazione dell’appropriatezza fa riferimento a metodologie molto precise. I temi affrontati saranno tanti e particolari, come quella della ricerca sanitaria e biomedica. A questo si collegano anche le novità della nuova rete ospedaliera, che sostanzialmente rappresentano una migliore distribuzione delle risorse, che rende più omogenea la distribuzione delle specialità”.
A sottolineare la necessità di un confronto tra le parti è il Presidente dell’Ordine dei Medici, Professor Massimo Buscema, il quale durante il suo intervento ha sottolineato come sia fondamentale un coinvolgimento di tutti gli attori del mondo della sanità nei cambiamenti che avverranno in seguito all’applicazione della nuova rete ospedaliera :
“Oggi è un momento importante per la nostra sanità, un plauso in particolare va fatto al Professore Basile e al Professore Biondi per aver voluto questo incontro in cui le varie componenti della sanità si mettono a confronto. In questo momento di crisi economico questo è molto importante al fine di fornire ad ogni costo un prodotto di eccellenza ai nostri pazienti. Questo è infatti impossibile senza il coinvolgimento di tutti gli attori che operano nel mondo della sanità, i quali devono essere coinvolti in prima persona in tutti i processi di ripensamento delle procedure”.
Il Magnifico Rettore Pignataro ha sottolineato infine il ruolo della Ricerca nell’individuazione delle innovazioni necessarie al cambiamento: ”Oggi la sostenibilità è legata alla tematica dell’appropriatezza delle cure, all’aspetto dell’innovazione tecnologica. e dunque della Ricerca universitaria . Quest’ultima è infatti fondamentale per migliorare i risultati sia in termini di salute, che in termini di risparmio”.